Newsletter Onorevole Fabio Porta
Anno II - Nº 16 - Aprile/2009


 


IN QUESTA EDIZIONE

Formazione professionale degli italiani residenti nei Paesi extraeuropei: i deputati del PD Fedi, Bucchino, Farina, Narducci, Porta e Garavini interrogano il Ministero del Lavoro. Continua...

Assemblea del Partito Democratico a San Paolo, alla presenza dell’On. Fabio Porta e dell’ex Vice Ministro Franco Danieli. Continua...

A Santiago del Cile l’On. Fabio Porta (PD) visita la scuola italiana “Vittorio Montiglio”. Continua...

Il Segretario del Partito Democratico Dario Franceschini in Cile incontra la comunità italiana. Continua...

Altre notizie

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Il fenomeno migratorio farà parte dell’offerta formativa delle scuole italiane


Il progetto prevede che a partire dal 2009-2010, il tema dell’emigrazione italiana sia inserito nell’ordinaria programmazione formativa. Lo studio dei diversi aspetti della storia dell’emigrazione deve essere inserito nel quadro delle tematiche relative alle migrazione come tratto significativo dell’epoca contemporanea.

Al fine di incentivare le scuole al raggiungimento di risultati efficaci nelle attività di ricerca e di formazione, il progetto di legge crea il Premio nazionale “Migranti come noi”, assegnato a classi e istituti scolastici che si sono distinti nell’insegnamento e nella ricerca sui temi dell’emigrazione italiana.

 


Saiba mais...

L’On. Porta, inoltre, sottolinea l’importanza per un Paese come l’Italia, di contare sulla presenza consolidata della comunità d’origine italiana in alcune delle aree più importanti del mondo. Continua...

Cesare Battisti: rifugiato politico?

La richiesta di estradizione di Cesare Battisti deve essere considerata per i fatti specifici e non in base a letture errate dell'Italia degli anni '70 o di quella di oggi.


L’unico terrorista italiano al mondo ad aver ottenuto uno status di “rifugiato politico” è Battisti. Perché? La Francia, per esempio, non ha detto che Marina Petrella è rifugiata politica. Ha solo detto che per ragioni umanitarie non dà l’estradizione. Punto. Se avesse concesso lo status di rifugiata politica il mio Paese avrebbe protestato come sta facendo per Battisti.

Se si concede lo status di rifugiato politico si suppone che l’interessato: a) Ha commesso crimini di carattere politico; b) Stia fuggendo da uno Stato dittatoriale che ingiustamente lo perseguita. Ma cosa c’è di politico dietro all’assassinio di un macellaio o di un gioielliere e, soprattutto, da quale Paese dittatoriale sta fuggendo Battisti?

 
Io sono di sinistra da sempre, sono all’opposizione del governo Berlusconi, ma nego che oggi in Italia ci sia una dittatura. Fino all’anno scorso governava Prodi. Poi ci sono state elezioni e ha vinto Berlusconi. Mi dispiace e farò di tutto perché torni al governo la mia parte. Ma in Italia non c’è una dittatura. Vivo e lavoro da anni in Brasile, ho moglie e figlie brasiliane, amo e conosco questo Paese e mai accetterò che venga attaccato e ridicolizzato in maniera arrogante e strumentale; con la stessa determinazione, però, mi sia permesso difendere l’Italia contro interpretazioni sbagliate e fuorvianti che nulla hanno a che vedere con la realtà di oggi.

Brani dell'articolo scritto dall'On. Porta per la rivista Folha de São Paulo, il 20/03/2009.